Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?
in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana
La parola di oggi: L’ALTARE
È la tavola riservata alla celebrazione della messa. La parola altare deriva dal latino volgare e tardo ed è collegata al verbo adolére 'far bruciare': indicava in origine il luogo in cui si offrivano sacrifici alle divinità o si celebravano riti di purificazione.
Si pronuncia "altàre".
PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE: Molto comune in italiano l’espressione “mettere sugli altari” qualcuno, per indicare la volontà di esaltare o glorificare quella persona.
E’ anche celebre il modo di dire “scoprire gli altarini”, con il significato di scoprire segreti e imbrogli di qualcuno.
L’espressione deriva dalla liturgia cristiana della Settimana Santa, quando altare, tabernacolo e immagini sacre vengono coperti con panni viola in segno di lutto. I panni vengono poi tolti all'annuncio della Resurrezione, rivelando dunque la Verità, ciò che era tenuto nascosto.
CURIOSITÀ GRAMMATICALE: il suffisso -ino viene spesso usato per formare il diminutivo di sostantivi e aggettivi. Così la parola “altarino” significa “piccolo altare” , “quadernino” significa “piccolo quaderno”, “tavolino” significa “piccolo tavolo” eccetera.
PER RIFLETTERE:
Dalla posizione dell'altare in una chiesa e dalla sua forma che cosa possiamo capire?
PER APPROFONDIRE:
Ecco una lettura difficile, ma utile per acquisire una cultura ecclesiastica di qualità e competenza superiore: Introibo ad altare Dei. Il servizio all'altare nella Liturgia Romana tradizionale - Elvis Cuneo - Daniele Di Sorco - Libro - Fede & Cultura - Spirituale
Ecco un suggerimento di lettura, collegato ad uno dei premi letterari più prestigiosi in Italia: l’altare è al centro della commovente vicenda del ciclo degli ultimi:
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