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CAMPANA

Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?

in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana


LA PAROLA DI OGGI: CAMPANA

La parola deriva dal latino tardo campāna(m), da (vāsa) campāna, che significava propriamente ‘(vasi di bronzo) della Campania’. Proprio in questa regione italiana infatti fin dall'epoca repubblicana di Roma fiorì la produzione di vasi e stoviglie di bronzo; venne perciò scelto questo nome per designare gli strumenti a forma di vaso rovesciato impiegati nelle nuove liturgie cristiane. La leggenda vuole che sia stato proprio un vescovo campano, San Paolino da Nola, a introdurre questo oggetto nella liturgia nel V secolo dopo Cristo.

SI PRONUNCIA "CAMPÀNA”

PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE: i rintocchi delle campane hanno scandito la vita degli italiani per centinaia di anni, in campagna e in città: nessuna meraviglia quindi che questa parola sia presente in numerose espressioni e proverbi. In una discussione per esempio, se vogliamo ascoltare le ragioni di entrambi i contendenti prima di giudicare, possiamo dire che preferiamo “sentire anche l’altra campana”. “Stare in campana” vuol dire vigilare, fare attenzione; “mettere qualcuno sotto una campana di vetro” significa isolarlo dai contatti con gli altri, con la pretesa di proteggerlo.

CURIOSITÀ LINGUISTICA: dalla parola “campana” ne sono nate altre: “scampanare” (l’azione di suonare a distesa le campane); “scampanato” (aggettivo che si riferisce alla forma della campana); “campanile” (la struttura a forma di torre che contiene le campane sulla cima); “campanaro” (la persona che suona le campane). Queste quattro parole hanno un significato proprio e vengono detti nomi derivati, ricavati cioè dalla radice del nome primitivo con l’aggiunta di prefissi e suffissi.



PER RIFLETTERE: quale fonderia produce campane “pontificie”? Ecco una interessante fotografia della ditta Marinelli:

PER APPROFONDIRE: proponiamo in questa puntata della nostra rubrica, l’ascolto di un breve preludio sinfonico: CAMPANE DI ROMA di Andrea Pirazzini (1950).


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