Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?
in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana
LA PAROLA DI OGGI: CAPITOLO
Questa parola deriva dal latino capitŭlum, diminutivo di caput -pĭtis «capo» e in italiano ha diversi significati. Può indicare la suddivisione, più o meno ampia e organica, di un qualsiasi testo; può riferirsi a un gruppo di canonici, un’adunanza di religiosi o membri di ordini cavallereschi; è anche il nome di un componimento in terzine di argomento vario, tipico del Medioevo e del Rinascimento.
SI PRONUNCIA "CAPÌTOLO”
PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE: quando una persona è particolarmente autorevole o ha diritto e facoltà di proporre o prendere decisioni usiamo dire che quella persona “ha voce in capitolo”. Questa espressione si usa anche nel diritto canonico, dove significa, in senso proprio, avere diritto di voto in un capitolo.
La parola di oggi è anche molto usata in italiano in senso figurato, per indicare un periodo di tempo: “Ho deciso di lasciare l’Università e non voglio più parlarne, è un capitolo chiuso della mia vita”
CURIOSITÀ LINGUISTICA: l’etimologia della parola è molto interessante. I monaci si riunivano una volta al giorno in una sala del monastero per leggere un capitolo della Regola e per eventuali discussioni. Solo i monaci potevano parlare; eventuali osservatori erano tenuti al silenzio: perciò si è consolidata l’espressione "aver voce in capitolo", che come abbiamo visto è usata ancora oggi sia nel diritto canonico che nel linguaggio quotidiano.
PER RIFLETTERE: ecco un esempio di illustrazione piena di bellezza del capitolo di vita religiosa:
PER APPROFONDIRE: Evagrio nel Trattato pratico. Cento capitoli sulla vita spirituale vuole delineare per gli asceti che vivono soli nel deserto, un attento esame di ciò che ostacola il cammino vocazionale; l'autore suggerisce un metodo per sostenere la lotta contro le potenze avversarie, le passioni, i vizi, attingendo dall'insegnamento dei padri e della Scrittura.
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