Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?
in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana
LA PAROLA DI OGGI: CONVENTO
La parola deriva dal latino conventus -us “adunanza”, nel latino ecclesiastico “riunione di frati, convento”, derivata a sua volta da convĕnīre “riunirsi”. In italiano indica la casa dove abitano i religiosi e le religiose di ordini mendicanti, anche se nell’uso comune è usato spesso impropriamente al posto di “monastero”. Ha comunque conservato anche il significato etimologico di “adunanza, riunione”.
SI PRONUNCIA "CONVÈNTO”
PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE: l’espressione “entrare in convento” significa farsi frate o suora. Il proverbio “mangiare ciò che passa il convento” è usato invece in modo scherzoso per invitare qualcuno ad accontentarsi di ciò che si ha in casa.
CURIOSITÀ LINGUISTICA: il verbo latino convĕnīre nasce dall’unione della preposizione con e del verbo vĕnīre. In italiano ci sono quasi 50 verbi composti di “venire”, che nascono quindi dalla combinazione della forma base con particelle e preposizioni; molti sono obsoleti e ormai in disuso, tra quelli ancora usati citiamo: avvenire, contravvenire, convenire, divenire, intervenire, pervenire, prevenire, provenire, rinvenire, rivenire, sopravvenire, sovvenire, svenire. Hanno diversi significati ma si coniugano tutti come la base.
PER RIFLETTERE: per la particolarità di essere stato consacrato assieme alle vicine basiliche, l’abitazione principale dei francescani ad Assisi è chiamata Sacro Convento e per la sua grandezza segna l’intero paesaggio:
PER APPROFONDIRE: per una lettura d’intrattenimento suggeriamo il romanzo d’utopia e di invenzione di Josè Saramago, Il memoriale del convento.
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