Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?
in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana
LA PAROLA DI OGGI È: MEMORIA
Deriva dal latino memoria e indica il fatto di ricordare, l’atto e il modo con cui la mente ritiene o rievoca determinate immagini, nozioni, persone e avvenimenti.
Si pronuncia "Memòria".
PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE: l’espressione “avere la memoria corta” significa non ricordare a lungo le cose, dimenticare in fretta: se a una determinata persona questo succede spesso possiamo definirla uno “smemorato”.
Gli studenti devono spesso imparare “a memoria” le nuove nozioni, ma durante l’esame devono anche dimostrare di averle comprese e assimilate: se il docente osserva che “state ripetendo la lezione a memoria”, vi sta rimproverando di ripetere in modo troppo meccanico!
CURIOSITÀ GRAMMATICALE: in italiano il prefisso s- viene spesso usato in combinazione con aggettivi e sostantivi per indicare mancanza, privazione: come “smemorato” significa una persona priva di memoria, così “sleale” significa privo di lealtà.
GIORNO DELLA MEMORIA: è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto.
PER RIFLETTERE: Nella mitologia classica la memoria (mnemosine) era madre della Muse che furono mirabilmente raffigurate da Raffello Sanzio nell’affresco del Parnaso, Stanze Vaticane.
PER APPROFONDIRE: Suggeriamo il libro di un cultore della lingua italiana, Federico Roncoroni, Sillabario della memoria (2010): “Tra le parole che conosciamo, tutti ne abbiamo alcune che sentiamo più nostre di altre. Parole che non scorderemo mai: sono la nostra memoria, e al solo dirsele tra cuore e mente rievocano ricordi a cascata o scatenano sensazioni e sentimenti profondi”.
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