Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?
in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana
La parola di oggi: NATALE
Deriva dal latino natalis “natalizio, che riguarda la nascita”, derivato di natus, participio passato di nasci “nascere”. Se scritto con la maiuscola indica il giorno celebrativo della nascita di Gesù Cristo, 25 dicembre. Se scritto con la minuscola è un aggettivo che indica il luogo in cui uno è nato, come ad esempio nell’espressione “ecco il mio paese natale”
Si pronuncia "Natàle".
PROVERBI ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE:
molto frequente è il proverbio “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, che indica l’abitudine radicata in tutta Italia di passare questa ricorrenza con tutta la famiglia riunita.
L’espressione “durare tra Natale e Santo Stefano” si usa invece per indicare un brevissimo spazio di tempo, poiché il giorno di santo Stefano succede immediatamente a quello del Natale.
CURIOSITÀ GRAMMATICALE:
in italiano la maiuscola viene usato per indicare i nomi propri, che hanno lo scopo di distinguere ogni persona, animale o cosa dagli altri appartenenti allo stesso gruppo. I nomi comuni, invece, indicano persone, animali, e cose in senso generale: costituiscono in pratica il nome del gruppo, e vengono scritti con la prima lettera minuscola.
PER RIFLETTERE:
Il giorno di Natale è tradizionalmente legato (insieme alla Pasqua) ad una delle due benedizioni URBI et ORBI, che il Romano Pontefice impartisce da San Pietro. A Roma si custodiscono reliquie e testimonianze molto importanti del Natale come il gruppo scultoreo di Arnolfo di Cambio in Santa Maria Maggiore.
PER APPROFONDIRE: Egidio Piccucci, Simboli di Natale, Tau Edizioni 2020.
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