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PROMESSA

Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?

in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana


La parola di oggi: PROMESSA

La parola deriva dal latino promĭssa, plurale neutro di promĭssus, participio passato di promittĕre “promettere”. Indica l’impegno di fare o dare qualcosa.

Nell’Antico Testamento gli Ebrei vengono chiamati più volte “figli della promessa” per le promesse fatte da Yahweh ad Abramo. San Paolo riprende poi l’espressione per riferirsi ai cristiani in diversi punti delle sue lettere (ai Galati, 4, 28, ai Romani, 9, 6-9 e 9, 8, ecc.).


Si pronuncia "Promèssa”


Proverbi ed espressioni idiomatiche: le promesse non andrebbero mai fatte alla leggera! Rispettarle è un dovere morale e ce lo ricorda il proverbio italiano di oggi, “ogni promessa è debito”: usiamo questa frase sia per ricordare a qualcuno il suo obbligo, sia per rassicurare gli altri sulla nostra intenzione di onorare gli impegni presi.


Curiosità linguistica: vediamo con la parola di oggi un altro mutamento fonetico ricorrente che ha interessato la vocale /i/ nel passaggio tra il latino e l’italiano. La vocale latina /i/ poteva essere lunga o breve: nel primo caso veniva indicata dall’accento ˉ , nel secondo dall’accento ˘.

Tutte le /ĭ/ latine toniche, ovvero accentate nella pronuncia, sono passate a /e/ in italiano. Oltre a promĭssa > promessa tra i centinaia di esempi possiamo citare vĭrginem > vergine, vĭridem > verde, sĭgnum > segno, dĭgnus > degno, cĭnerem > cenere


Per riflettere: il compimento della Promessa di Dio è ben rappresentato nel mistero della presentazione al Tempio di Gesù e nella preghiera del vecchio Simeone, Nunc Dimittis, che recitiamo ogni giorno per Compieta.




Per approfondire: un bel libro per i più piccoli, di Jakob Streit (2009). Verso la terra promessa. Il cammino del popolo di Israele dalla chiamata di Abramo al sogno di Davide. Edizioni Aedel.


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